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Chang San Feng |
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La tradizione popolare attribuisce la creazione del T'ai Chi Ch'üan (Pugilato della suprema polarità) a Chang San Feng, un monaco taoista che sarebbe nato verso la fine della dinastia Sung (960-1279), e morto verso l'inizio della dinastia Ming (1368-1644). Egli era un monaco taoista che visse ed insegnò sul monte Wu Tang, nella provincia di Hu Pei.
Una nota leggenda descrive Chang San Feng, già esperto di Arti Marziali,
che assiste al combattimento tra una gru ed un serpente. Quest'ultimo si sottraeva
ai secchi colpi col becco da parte della gru con movimenti morbidi, flessuosi,
lenti e continui, contrattaccando poi con enorme rapidità ed agilità.
Allora Chang San Feng comprese che in un combattimento la morbidezza e la flessibilità
possono vincere sulla forza e sulla durezza per mezzo di movimenti circolari
e continui, preferibili a quelli rettilinei ed interrotti. Proprio come, molti
secoli prima, Il filosofo Lau Tzu aveva insegnato. Egli applicò alle
Arti Marziali ciò che aveva appreso, creando il T'ai Chi Ch'üan.
Secondo un'altra leggenda Chang San Feng imparò il T'ai Chi Ch'üan
in un sogno.
Con ogni probabilità i praticanti di questo stile vollero nobilitarne le origini attribuendole ad un famoso monaco taoista come quelli dello Shaolin Ch'üan avevano fatto con Bodhidarma. A Chang San Feng è inoltre attribuita la paternità di un famoso testo classico dal titolo Teoria del T'ai Chi Ch'üan.
Durante il regno di Ch'ien Lung (1735-1795) visse uno dei più grandi
maestri di T'ai Chi Ch'üan di cui ci sia giunto il nome: Wang Tsung
Yüeh. Egli scrisse, secondo la tradizione, un altro famoso testo sul
T'ai Chi Ch'üan, il Trattato Classico di T'ai Chi Ch'üan.
Secondo una delle tradizioni egli insegnò l'arte ad un maestro di nome
Chiang Fa, che a sua volta la trasmise alla famiglia Ch'en, del villaggio
di Ch'en Chia Kou nella provincia di Ho Nan.
Secondo un'altra tradizione fu addirittura il capostipite della famiglia Ch'en
a creare il T'ai Chi Ch'üan stesso.
Di fatto nei primi decenni del diciannovesimo secolo solo la famiglia Ch'en praticava il T'ai Chi Ch'üan,e solo ai suoi membri esso veniva insegnato, tanto che Yang Lu Ch'an (1799-1871) ricorse allo stratagemma di farsi assumere come servitore dal maestro Ch'en Ch'ang Hsing (1771-1853), per spiarne segretamente i movimenti ed allenarsi di notte.
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Yang Ch'eng Fu |
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Fu infine scoperto dal maestro, che però decise di accettarlo come allievo, stupito dall'abilità e dall'astuzia del suo servitore.
In breve Yang Lu Ch'an divenne il più bravo di tutti e fu il primo a
divulgare al pubblico i segreti della famiglia Ch'en in una scuola che aprì
a Pechino.
Egli si guadagnò il soprannome di Wu Ti, il senza rivali, perché
non venne mai sconfitto dai maestri di altre Arti Marziali che lo sfidarono,
gelosi della sua popolarità.
Suo nipote, Yang Ch'eng Fu (1883-1936), è stato senza dubbio il pił grande maestro del ventesimo secolo ed ha il merito di aver diffuso il T'ai Chi Ch'üan in tutta la Cina.
E' opportuno sottolineare che il T'ai Chi Ch'üan veniva insegnato in tutta la completezza delle sue applicazioni marziali solo a pochi selezionati allievi, mentre veniva insegnato al grande pubblico in parchi pubblici o nelle strade, in modo approssimativo e solo come esercizio per la salute.
Il principale maestro di Chang Dsu Yao, Liu Pao Chün, fu allievo diretto del maestro Yang Ch'eng Fu. Inoltre il maestro Chang Dsu Yao ebbe modo di apprendere il T'ai Chi C'hüan sotto la guida di altri due allievi di Yang Ch'eng Fu: Chang Ch'in P'o e Cheng Man Ch'ing.
2001 © Scuola del Maestro Chang Dsu
Yao